Inail – Rendita ai superstiti: nuovi requisiti per la verifica della vivenza a carico

La legge 30 dicembre 2018, n. 1451 (legge di bilancio 2019), ha introdotto sostanziali novità, a partire dal 1° gennaio 2019, in ordine ai requisiti per stabilire la vivenza a carico, ai fini della costituzione della rendita in favore dei superstiti dei lavoratori deceduti a causa di infortunio sul lavoro o di malattia professionale, di cui ai n. 3 e 4 dell’art. 85 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 (ascendenti e collaterali).

Agli effetti dell’art. 85 del citato Decreto, “la vivenza a carico è provata quando il reddito pro capite dell’ascendente e del collaterale, ricavato dal reddito netto del nucleo familiare superstite, calcolato col criterio del reddito equivalente, risulti inferiore alla soglia definita dal reddito pro capite, calcolato con il medesimo criterio del reddito equivalente, in base al reddito medio netto delle famiglie italiane pubblicato periodicamente dall’Istat e abbattuto del 15% di una famiglia tipo composta di due persone adulte”.

Il nucleo familiare superstite, di regola, coincide con la famiglia anagrafica del lavoratore deceduto ed è quello che risulta dallo stato di famiglia del lavoratore al momento del decesso.

Il requisito della vivenza a carico, per consentire l’erogazione della prestazione, deve sussistere al momento della data del decesso del lavoratore.

Con la Circolare  n. 35 del 23.12.2019 l’INAIL  fissa i nuovi requisiti per la l’individuazione del reddito procapite medio netto delle famiglie italiane al fine di verificare la vivenza a carico ed erogare la rendita ai superstiti.

Leggi la circolare.

Condividi